Covid19, un momento storico di tragedie e opportunità

Come mai molte persone non riescono ad utilizzare questo periodo di quarantena per occuparsi di molte cose lasciate in sospeso prima del lockdown? Molti desideravano dedicarsi a qualcosa all'interno del proprio nido ma non trovavavano realmente il tempo a causa degli orari di lavoro. Queste persone durante la quarantena hanno portato a termine molte cose che avevano in sospeso grazie all'obbligo di restare a casa. Altre persone invece, pur sentendo il dovere e l'urgenza di occuparsi di alcune cose che rimandavano a quando avrebbero avuto più tempo di restare a casa, malgrado l'opportunità offerta da questo periodo, non riescono ad attivarsi. Ascoltando i vari vissuti nella fase di quarantena emerge che chi non riusciva a trovare la forza e la motivazione di affrontare quel che continuava a rimandare in passato, non riesce neppure in questo periodo in cui ha più tempo. Questo genera molta frustrazione. Chi passa giornate vuote e noiose   può provare sconforto e rabbia soprattutto se dopo i primi giorni di distanziamento sociale ed intere giornate passate in casa si aspettava di occuparsi finalmente delle cose che aveva trascurato o procastinato di più. Il mio consiglio è di attendere pazientemente un futuro migliore accogliendo i nostri umani periodi difficili. Alcune persone molto riflessive raccontano quanto incida anche il non restare a casa in una condizione psicologica distesa in cui il doveroso allarmismo dell'informazione aleggia in ognuno la paura di essere colpiti dal virus. La paura, lo stress e la costrizione di stare a casa può cambiare la percezione della casa stessa, passando da nido confortevole a luogo in cui si è esiliati, luogo non scelto liberamente dalla nostra mente e che, per i più fragili, non appartiene a se stessi come prima, prima dell'obbligato distanziamento sociale. Quel che accade ci insegna sempre qualcosa, così coloro che attendevano più tempo per dare spazio a nuove attività o per imparare nuove competenze attraverso l'esperienza della quarantena potranno conoscere meglio se stessi, il loro funzionamento intrapsichico, la loro capacità di adattamento.

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