QUANDO LA PAURA INCONSCIA DI DIVENTARE MADRE SI OPPONE AL DESIDERIO RAZIONALE DI RESTARE INCINTA

Lo stress e l'ansia inducono l’organismo a rilasciare il cortisolo, l'ormone che interferisce negativamente con le altre sostanze biologiche responsabili della riproduzione. Così si innesca un meccanismo circolare che induce uno stato di sterilità. E’ come se la donna infertile avesse una difficoltà a “crescere”. Talvolta questo aspetto si manifesta sia nella sfera della condotta alimentare (mangia di più o non mangia) sia in quella sociale (ritiro dalla vita in comunità). Tale blocco interviene a livello psico-neuro-endocrino-immunologico sulla funzione riproduttiva. E' come se il corpo rimanesse irrigidito da questi aspetti sommersi nella psiche della donna, senza aprirsi, fluire e trasformarsi sino a riprodursi e rinascere insieme a una nuova vita come estensione della propria. Il senso del tempo che la donna trattiene dentro, rallenta anche le funzioni biologiche e queste, nella maggior parte dei casi, inibiscono la gravidanza. Con le sedute che utilizzano la Neuropsicofonia una donna su due tra quelle che ho trattato è diventata mamma. Dal 2014 al 2018 ho seguito32 coppie e rilevato previo test psicometrici che hanno avuto una riduzione dello stress del 40% circa nei primi tre mesi di terapia. Questo ha permesso, in 14 di esse, di avere un bambino utilizzando una terapia che prevedeva solo  l’ascolto in cuffia di 30 minuti sia al mattino che alla sera di brani neuropsicofonici senza altre stimolazioni ulteriori né terapie farmacologiche.

                                               Adriano Formoso

 

 

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